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Covid salute e sicurezza sul lavoro: guida pratica

Dopo oltre un anno di pandemia, il tema Covid salute e sicurezza sul lavoro ancora oggi suscita numerosi dubbi. Gestire un caso positivo al Coronavirus in azienda non è in fatti cosa da poco: come e cosa comunicare ai colleghi, avvertire l’ATS  e il medico competente, rintracciare i contatti stretti sul luogo di lavoro, sono tutte fasi del processo che possono essere affrontate con calma e sangue freddo solo se si hanno le idee chiare.

Ecco perché abbiamo pensato di riassumere con una serie di domande e risposte ai più frequenti dubbi.

Come deve comportarsi l’azienda in caso di presenza di lavoratori sintomatici, positivi o che abbiano avuto un contratto stretto con persone positive?

Premesso che l’azienda deve sensibilizzare i propri dipendenti a un continuo autocontrollo tramite apposita cartellonistica e campagna informativa aggiornata su Covid salute e sicurezza sul lavoro, nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppasse sintomi da infezione respiratoria, ne deve informare immediatamente il datore di lavoro.

Se risultasse positivo al Covid, i lavoratori che hanno avuto contatti stretti con questa persona devono rimanere in isolamento fiduciario per 14 giorni a partire dall’ultimo contatto.

Il datore di lavoro, in tema di Covid salute e sicurezza sul lavoro, dovrà quindi informare immediatamente l’Autorità Sanitaria e mettersi a disposizione; sarà infatti l’Autorità Sanitaria a fornire le indicazioni da seguire, sia per il lavoratore sintomatico che per i possibili contatti stretti.

Come si definiscono i “contatti stretti” di un caso accertato?

Si definisce “contatto stretto” una persona che è stata a contatto con un positivo nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi. Se il positivo è asintomatico si considerano le 48 ore precedenti la data del tampone, fino all’inizio della quarantena.

Il Ministero della Salute definisce in questo modo un contatto stretto di un caso confermato di Covid:

  • un coabitante di un positivo (per esempio marito e moglie, figli conviventi);
  • una persona che ha avuto contatti fisici diretti con un positivo (stretta di mano, abbraccio, ecc.);
  • una persona che ha avuto contatti diretti non protetti con le secrezioni di un positivo (toccare fazzoletti o mascherine usate);
  • una persona che ha avuto contatti diretti (faccia a faccia) con un positivo a meno di 2 metri per almeno 15 minuti anche se con mascherina indossata;
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ufficio, mensa, aula, sala riunioni, ecc.) con un positivo senza Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) idonei;
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso Covid oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso Covid senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
  • una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso Covid; sono considerati contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.

Chi sono i lavoratori potenzialmente positivi da segnalare alla ATS?

Il personale che, all’ingresso in azienda, risulta avere una temperatura supera i 37,5°C o che manifesta sintomi influenzali nel corso della giornata lavorativa. In merito alla tematica Covid e salute e sicurezza sul lavoro, ogni azienda deve provvedere in autonomia a informare i colleghi del soggetto febbricitante e che ha sviluppato tali sintomi.

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Chi fa la segnalazione alla ATS?

Ogni medico (Medici di Medicina Generale (MMG), Pediatri di Libera scelta (PLS), Medici Ospedalieri, Medici di Continuità Assistenziale (MCA), Medici delle Strutture Socio-Sanitarie, Medico Competente nelle realtà aziendali, ecc.), ha l’obbligo di segnalare tutti i casi sospetti, al fine di intercettare rapidamente l’insorgere di nuovi casi di Covid sul posto di lavoro. Nel caso di un’azienda generica, la segnalazione del presunto positivo va effettuata dal Medico del lavoro tramite il portale dell’ATS, nella sezione dedicata a Covid salute e sicurezza sul lavoro.

Cosa fare se il medico del lavoro competente non è contattabile?

Alle persone che hanno contratto il Covid e hanno avuto contatti stretti con colleghi e altre persone sul posto di lavoro, non dovrà essere consentito l’ingresso ai luoghi di lavoro. Inoltre, dovranno essere momentaneamente isolate e fornite di mascherina nel caso non l’avessero. Dovranno quindi contattare il proprio medico di base, seguire le sue istruzioni e NON recarsi al Pronto Soccorso o nell’infermeria di sede. L’azienda predispone una dichiarazione, sottoscritta dal lavoratore, in cui si riporta l’accaduto.

Come comportarsi nel caso un lavoratore svolga un test rapido per proprio conto?

Se un lavoratore, a titolo personale, effettua un test rapido che risulta positivo, tale risultato deve essere confermato da un test con tampone molecolare antigenico. In caso di conferma della positività, il lavoratore deve contattare il medico di famiglia che gestirà la segnalazione e la quarantena.

È da sottolineare che i test sierologici non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire i test diagnostici (molecolare o antigenico), in quanto evidenziano la presenza di anticorpi contro il virus e rilevano l’avvenuta esposizione a SARS-CoV-2, ma non sono in grado di confermare o meno un’infezione in atto.

I test sierologici sono utili per una valutazione epidemiologica della circolazione virale, per stimare la diffusione dell’infezione in una comunità e contribuire al miglioramento dei protocolli in merito a Covid salute e sicurezza sul lavoro.

Rientro al lavoro post Covid

La riammissione in servizio dei lavoratori dopo un’assenza per malattia correlata al Covid, prevede procedure diverse a seconda della gravità con cui il virus si è manifestato nei soggetti.

Lavoratori positivi con sintomi gravi e ricovero

Chi si è ammalato manifestando polmonite o infezione respiratoria acuta grave, necessitando un ricovero ospedaliero, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione, deve sottoporsi alla visita del medico competente (quella precedente alla ripresa del lavoro a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi), al fine di verificare l’idoneità alla mansione – anche per valutare profili specifici di rischiosità – indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.

Lavoratori positivi sintomatici

I lavoratori risultati positivi possono rientrare in servizio dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi presentando un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).

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Lavoratori positivi asintomatici

I lavoratori risultati positivi ma asintomatici per tutto il periodo possono rientrare al lavoro dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test).

Lavoratori positivi a lungo termine

I soggetti che continuano a risultare positivi al test molecolare che non presentano sintomi da almeno una settimana, possono interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Per poter rientrare al lavoro è necessario comunque un tampone molecolare negativo.

Lavoratore contatto stretto asintomatico

Il lavoratore che sia un contatto stretto di un caso positivo, informa il proprio medico curante che rilascia certificazione medica di malattia salvo che il lavoratore stesso non possa essere collocato in regime di lavoro agile (smart work).

Per la riammissione in servizio, il lavoratore, dopo aver effettuato una quarantena di 10 giorni dall’ultimo contatto con il caso positivo, si sottopone all’esecuzione del tampone e il referto di negatività del tampone molecolare o antigenico è trasmesso dal Dipartimento di Sanità Pubblica o dal laboratorio dove il test è stato effettuato al lavoratore che ne informa il datore di lavoro per il tramite del medico competente.

Distanziamento

Al momento non si ritiene necessario aumentare la distanza di sicurezza prevista (un metro); tuttavia sarebbe opportuno portare ad almeno due metri il distanziamento fisico, in particolar modo quando viene rimossa la mascherina (per mangiare, bere, fumare, ecc.), al fine di massimizzare gli sforzi aziendali in merito a Covid e salute e sicurezza sul lavoro.

I lavoratori vaccinati devono mantenere l’uso dei DPI e tutte le disposizioni anti contagio sul luogo di lavoro?

Sì. Tutti, anche chi è stato vaccinato, devono continuare a utilizzare mascherine, gel sanificanti, distanziamento e tutte le disposizioni indicate per la prevenzione del contagio, come previsto dal protocollo Covid salute e sicurezza sul lavoro.

Un contatto stretto che è stato vaccinato deve comunque mettersi in quarantena e seguire le disposizioni previste?

Sì, anche in caso di vaccinazione avvenuta, il soggetto dovrà adottate tutte le procedure previste per i contatti stretti.

È prevista la vaccinazione per chi ha avuto il Covid?

Sì. È prevista anche la somministrazione di un’unica dose di vaccino, purché la vaccinazione venga svolta dopo almeno tre mesi ed entro i sei mesi dall’infezione stessa.

In conclusione cosa fare

La questione Covid sicurezza e salute sul lavoro come avete appena letto è molto articolata e spesso ricca di dettagli ed informazioni che possono spesso generare molta confusione.

Inutile ricordarvi che per ogni dubbio potete contare sulla nostra assistenza telefonica: confrontandovi con il nostro team riuscirete a fugare ogni perplessità.

Qui di seguito trovate inoltre i principali contatti utili.

Richiesta di informazioni Covid sicurezza e salute sul lavoro all’ATS di Milano

Accesso al portale per segnalazione casi sospetti:portalecovid@ats-milano.it

Informazioni su casi accertati e sorveglianza contatti:psal19@ats-milano.it

Comunicazione avvio percorso di screening sierologico o con tamponi rapidi:psal19@ats-milano.itdipartimentoprevenzione@pec.ats-milano.it

Per rimanere sempre aggiornati, ecco a questo link potrete rimanere informati in merito alle disposizioni regionali su Covid Salute e Sicurezza sul lavoro.